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Incontro con il Sottosegretario Luca Coletto

Incontro con il Sottosegretario Luca Coletto - Pagina 3

 RIQUALIFICAZIONE DEL SETTORE

Ma per stare sul mercato occorre essere competitivi: la riqualificazione di stabilimenti termali e di strutture ricettive che insistono in territori termali, potrebbe essere favorita dall’istituzione di un fondo con risorse da ripartire tra stato e regioni interessate, con finalità anche di valorizzare le risorse naturali e artistiche dei territori termali. Risorse legate ad una politica nazionale di settore, da troppi anni oramai assente.

Sarebbe fortemente auspicabile, infatti, che si prevedesse la istituzione di una cabina di regia per il governo del settore termale. Per le sue caratteristiche di multidisciplinarietà, potrebbe essere composta dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero della cultura e del turismo, dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca, dal Ministero della Salute, dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome, dall’associazione dei comuni termali e dalle associazioni rappresentative del settore termale.

INVECCHIAMENTO ATTIVO

Nella Regione Campania siamo presenti ad un tavolo di lavoro dove, da quasi un anno, lavoriamo interfacciandoci con i tavoli europei sull’invecchiamento attivo e sulla prevenzione, anche attraverso il termalismo, argomenti ben noti alle politiche della EU.

Le attività sono seguite e coordinate dal ProM.I.S., organismo del quale fanno parte tutte le regioni italiane e rappresentanti del Ministero della Salute.

Una strada perseguibile per attrarre possibili utenti dei nostri servizi sanitari e termali è quella, che sta verificando la Regione Campania, di chiudere accordi bilaterali con regioni dell’Europa che hanno necessità di curare alcune patologie dei propri assistiti attraverso i nuovi protocolli terapeutici predisposti.

Un’altra strada percorribile è quella dell’attivazione dei GECT Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale, attraverso i quali è possibile decidere politiche comuni tra stati dell’Europa sulle materie del Turismo e della Sanità con l’individuazione di azioni e buone prassi riguardanti anche la formazione e l’informazione dei medici sui benefici che deriverebbero ai fini dell’invecchiamento attivo.

Il Veneto è dotato di questo strumento, ma si dovrebbero attivare nuove intese e nuove politiche riguardanti il Termalismo finalizzate alla divulgazione dei rinnovati protocolli curativi termali.

Nella Bozza dell’articolato 11 del Nuovo Patto per la Salute,” Funzione complementare dei Fondi Sanitari Integrativi si parla della “Funzione complementare e riordino dei fondi sanitari integrativi” e si conviene che ”I fondi sanitari integrativi siano indirizzati , anche attraverso il ricorso alle agevolazioni fiscali, verso un ruolo di complementarietà dei LEA, in ambiti quali la prevenzione e gli stili di vita, soprattutto per le malattie croniche ……” per cui , sarebbe interessante studiare la possibilità di utilizzare i summenzionati fondi per attuare percorsi di prevenzione che comprendano, anche, le cure termali integrate dalle attività mirate alla diffusione dei corretti stili di vita.

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